Com’è noto ormai da anni, la nutrizione svolge un ruolo importante, se non primario, per la nostra salute. Difatti, prima di dover adoperare un vero e proprio trattamento farmacologico, una corretta e bilanciata alimentazione può essere il giusto rimedio contro molte malattie comuni, prime su tutte ipertensione e ipercolesterolemia. Il motivo per cui si interviene inizialmente con la dieta è che l’assunzione di vari alimenti, diversi per natura ma anche per utilità, influisce fortemente sulla fisiologia del nostro organismo.

L’esempio palese è la dieta mediterranea, da sempre modello di un corretto apporto di principi nutritivi, quali proteine, carboidrati e grassi, ma non solo; anche fibre e altre componenti dalle proprietà nutritive benefiche hanno un ruolo fondamentale per la nostra salute. Non bisogna stupirsi infatti, se oggi più che di nutrizione si parla di nutraceutica.

È ormai appurato come gli alimenti possano giovare all’organismo: le vitamine della frutta consentono il regolare svolgimento di funzioni cellulari, e sono anche degli ottimi antiossidanti; i probiotici contenuti nei latticini (yogurt su tutti) aiutano la regolare attività dell’intestino; i sali minerali contenuti in molti legumi e verdure sono cofattori di numerosi enzimi e regolano l’equilibrio idrosalino corporeo.

Tutto questo ha portato gli esperti a sfruttare i vantaggi del cibo per formulare vere e proprio terapie, che hanno dato appunto origine a questa nutrizione farmaceutica. Non ci si deve spaventare che, come detto, il medico o il farmacista suggeriscano come primo intervento farmacologico una correzione della dieta, magari accompagnata da qualche integratore. Gli integratori sono altri prodotti, utilizzati in ambito alimentare, per dare supporto a una regolare o specifica alimentazione. Molto spesso vengono usati in ambito sportivo, e quindi per uso voluttuario, ma non bisogna sottovalutare il loro utilizzo per necessità terapeutiche: si pensi a chi è affetto da anemie, e quindi usufruisce di integratori a base di ferro; a chi soffre di patologie gastroenteriche, e quindi deve assumere probiotici; a chi possiede deficit genetici ed è costretto a supplire alla mancanza di vitamine. Insomma, le casistiche sono numerose, e si potrebbero riportare altri esempi.

Le tipiche patologie in cui si può, in un primo momento, evitare il trattamento farmacologico sono, come già accennato, ipercolesterolemia e ipertensione. All’impiego di farmaci si preferisce sempre la dieta, perché spesso tali patologie colpiscono pazienti anziani, per i quali ipolipidemizzanti e antiipertensivi potrebbero avere effetti troppo forti, e quindi anche dannosi. Nel primo caso, alimenti come legumi, ortaggi e frutta possono giovare al quadro fisiopatologico, mentre nel secondo si cerca di evitare cibi ricchi di sale, e quindi si procede con una dieta iposodica, accompagnata da consumi di frutta e verdura.

Ovviamente non va dimenticata l’acqua. Una adeguata idratazione evita un facile affaticamento, e porta al corretto funzionamento di tutti gli organi, primi su tutti i reni, importanti anche per il regolamento della pressione arteriosa.

Va sottolineato però come quanto detto finora riguardi esclusivamente l’ambito alimentare, per cui, come ribadito più volte, in determinate circostanze è possibile servirsi di integratori per sopperire a certe mancanze, o seguire una specifica dieta per migliorare le condizioni fisiologiche, ma tutto ciò non è da sostituire all’utilizzo di veri e propri farmaci, da assumere nel caso in cui particolari patologie persistano, e ovviamente sempre su consiglio di un esperto.

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