Dott. Fabio Di Francesco

Il cannabidiolo (CBD) è uno dei principali cannabinoidi della Cannabis, insieme al THC.

L’ utilizzo terapeutico del CBD in diverse patologie, come ad esempio l’epilessia o l’ADHD (disturbo da deficit di attenzione / iperattività), è documentato da numerosi studi che ne riportano l’efficacia, anche in patologie dove il trattamento con farmaci convenzionali non ha trovato successo.

Osservando diversi studi si nota che il CBD diminuisce l’effetto psicotropo del THC, questo porta ad ipotizzare che il CBD si comporta come un agonista inverso.

I benefici terapeutici ed i successi riportati dall’utilizzo medico del cannabidiolo riguardano diverse aree: dall’oncologia, all’anestesia, alla reumatologia per citarne alcune sino alla neurologia, quest’ ultima un’area dove ha trovato effetti terapeutici notevoli.

Difatti il CBD ha riportato un successo non indifferente nella cura dell’epilessia in età pediatrica e adulta, la terapia con quest’ultimo è prescritta solitamente in aggiunta ad altri farmaci oppure come terapia unica.

Il successo del CBD con le epilessie più resistenti alle comuni terapie come la sindrome di Dravet e di Lennox-Gastaut o la sindrome di West ha fatto sì che venisse sviluppato ed immesso in commercio (non ancora in Italia) il farmaco Epidiolex, un farmaco a base di CBD estrattivo.

…Badate bene… ho scritto “estrattivo”, facciamo chiarezza…

Il CBD non è tutto uguale! Possiamo infatti distinguerne diversi tipi, tra cui:

  • CBD estrattivo

Il CBD estrattivo è il cannabinoide puro (CBD) estratto dalla pianta (Cannabis). I cannabinoidi come il CBD e/o il THC sono lipofili quindi tendono a solubilizzarsi in determinati solventi appunto lipofili (olii e grassi), per poi essere concentrati in cristalli o soluzioni oleose. Esempi di farmaci cannabinoidi estrattivi sono il Sativex e l’Epidiolex.

  • CBD di sintesi (sintetico)

Il CBD di sintesi è il CBD sintetico, quindi non è estratto dalla pianta (Cannabis). Possiamo considerarlo uguale a quello estrattivo? Nì.                                                                                                                                        Da quando sono state notate le proprietà terapeutiche dei cannabinoidi sono stati sviluppati in laboratorio omologhi sintetici, questi ultimi presentano delle differenze nella struttura molecolare affinchè il legame ai recettori venisse potenziato. Di conseguenza: modifiche nella struttura molecolare = non uguale all’estrattivo ma “simile”. Esempi di farmaci cannabinoidi di sintesi sono il Marinol ed il Cesamet.

  • CBD farmaceutico (pharma grade)

Il CBD farmaceutico (pharma grade) è certificato GMP (Good Manufacturing Practice) in italiano Norme di Buona Fabbricazione. Cosa vuol dire? Semplice: l’azienda produttrice vanta di qualità, sicurezza ed efficacia del farmaco nelle fasi di sviluppo, produzione e controllo dei medicinali. Il rispetto di queste linee guida garantisce la qualità farmaceutica del CBD (nel nostro caso) ed il processo di produzione è procedurato dall’inizio alla fine.

  • CBD ad uso tecnico (R&D)

Il CBD tecnico (o ad uso tecnico) non è prodotto seguendo le rigide norme e linee guida GMP descritte in precedenza. Non ha ovviamente certificazioni GMP che ne attestano il grado farmaceutico ma autocertificazioni, o certificazioni con valori non “rigidi” come richiesti dal CBD-GMP. Il prezzo, nettamente più basso è sinonimo di qualità inferiore, e si riflette nel prodotto che non “passa” per le normative di sicurezza per la salute umana. Motivo di ciò? Semplice, non “nasce” per essere ingerito ma a scopo di ricerca, di conseguenza se ad esempio lo devo iniettare in HPLC non mi interessa se ha i requisiti o meno di salute sulla sicurezza umana.

Quale utilizzare per le preparazioni galeniche e perché?

Il farmacista deve SEMPRE utilizzare il grado farmaceutico della materia prima. Nel caso il grado farmaceutico non fosse disponibile, sotto la sua responsabilità può utilizzare una materia prima non ad uso farmaceutico. Da Giugno 2018 è disponibile il CBD di grado farmaceutico, inizialmente commercializzato dall’azienda Fagron ed ora disponibile anche dall’azienda Galeno. Ricordiamo sempre che la Cannabis è una potente “spugna” di metalli pesanti, aflatossine, muffe e batteri; l’insieme delle sostanze nocive si ritrovano anche nel CBD essendo un derivato. La salute dei pazienti sempre al primo posto.

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