Dott.ssa Maria Francesca Lioni, Socia Agifar Roma

Nessuno avrebbe immaginato o previsto che la realtà riservasse a tutto il mondo una sfida immane come il Coronavirus. Una prova che coinvolge tutti e sollecita risposte nuove in campo farmaco-terapeutico. Da ormai diversi mesi sentiamo parlare delle tante terapie utilizzate per gestire l’emergenza COVID-19; ancora oggi, l’approccio farmacologico ottimale al virus risulta incerto.

Tuttavia, al fine di trovare un metodo univoco per il trattamento della malattia provocata dal Sar-Cov-2 e soprattutto con lo scopo di salvare più vite possibili, sono state autorizzate diverse sperimentazioni cliniche. Tra queste, il trattamento con il Tocilizumab sembrerebbe aver soddisfatto le aspettative dei ricercatori in termini di riduzione della mortalità.

L’input per l’uso di questo farmaco è venuto dai cinesi, che lo hanno utilizzato in 21 pazienti.

È chiaro che non è possibile affrontare in maniera isolata la minaccia del Sars-Cov-2, ma è necessario condividere le conoscenze e le esperienze nella comunità scientifica.

Grazie ad una stretta collaborazione, che sussiste da molti anni, fra l’Istituto nazionale tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli e la Cina, è stato possibile iniziare precocemente i test clinici di questa molecola. Lo studio sul Tocilizumab, il TOCIVID-19, è stato il primo studio approvato dall’AIFA, nella fase iniziale e più critica dell’emergenza. Un orgoglio tutto napoletano, che ha visto coinvolti nel tempo numerosi pazienti.

Il Tocilizumab, è un farmaco ben noto agli oncologi e agli immunologi, poiché attualmente autorizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide e in associazione alla CAR-T nel trattamento di alcuni tipi di tumori. Si tratta di un farmaco biotecnologico, un anticorpo monoclonale ricombinante umanizzato, diretto contro il recettore dell’interleuchina 6 (IL-6). L’IL-6 è uno dei mediatori dell’infiammazione che viene rilasciata massivamente nel corso della risposta immunitaria dei pazienti affetti da Covid-19, in particolare a livello alveolare, a seguito di una risposta esagerata del sistema immunitario alla presenza del virus [1]. L’iper-infiammazione sembrerebbe essere, da dati empirici, uno dei fattori prognostici negativi dell’evoluzione di questa patologia. Quindi, il razionale di questo studio è rappresentato dall’intenzione di mitigare la “tempesta citochinica” innescata da Sars-Cov-2, che provoca importanti danni polmonari e spesso conduce al decesso. Infatti, questa “tempesta citochinica” a livello polmonare induce un’interstiziopatia che, riducendo notevolmente la funzionalità respiratoria, partecipa all’esito infausto causato da questa patologia. La dose somministrata per via endovenosa è di 8mg/kg fino ad un massimo di 800mg per dose.

Lo studio TOCIVID-19 ha fornito dei risultati significativi ed è stato valutato positivamente dall’AIFA. L‘efficacia del Tocilizumab è stata valutata attraverso il tasso di mortalità a 14 e a 30 giorni. I dati suggeriscono che possa ridurre significativamente la mortalità a un mese, ma che il suo impatto sia meno rilevante sulla mortalità precoce.

Tuttavia, questa sperimentazione presentava dei limiti, come il disegno di studio a singolo braccio (non comparativo), perciò sono già in corso ulteriori test per la conferma di tali risultati. Inoltre, lo studio sarà presto pubblicato su una rivista internazionale in modo da consentire una revisione approfondita da parte della comunità scientifica.

Sebbene non sia ancora possibile ottenere una stima affidabile dell’entità dell’eventuale beneficio di questo trattamento in pazienti Covid-positivi, l’AIFA definisce i risultati finora ottenuti “incoraggiati”.

Ad oggi, in Italia le vittime della pandemia causata dal Coronavirus sono oltre trentamila e gli individui positivi al Sars-Cov-2 raggiungono ancora un numero rilevante [2]. Dall’attuale situazione e in previsione futura, la speranza di un trattamento valido e raccomandabile è proprio quello di cui abbiamo bisogno.

Ma su una cosa siamo certi, il Coronavirus ha impartito un’importante lezione a tutto il mondo ribadendo il ruolo centrale della scienza e della sanità pubblica, nonché il valore delle azioni collettive, che poi sono la somma di tanti gesti individuali.

[1] Luo, P., Liu, Y., Qiu, L., Liu, X., Liu, D., & Li, J. (2020). Tocilizumab treatment in COVID-19: A single center experience. Journal of medical virology, 10.1002/jmv.25801. Disponibile on-line: https://doi.org/10.1002/jmv.25801.

[2] Ministero della Salute, Covid-19 situazione in Italia. Disponibile on-line: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?area=nuovoCoronavirus&id=5351&lingua=italiano&menu=vuoto

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