Dott. Riccardo Bernazza, Redattore Farmanews e Consigliere Agifar Roma

Diabete: I dati del DiaDay 2019 confermano la scarsa aderenza alla terapia.

Il 63% dei diabetici non aderisce correttamente alla terapia prescritta dal medico, il 25% non la segue affatto. È quanto emerge dall’analisi dei dati della campagna DiaDay 2019, svolta da lunedì 11 a sabato 16 novembre 2019. Essa ha coinvolto ben 5.654 farmacie, le quali hanno effettuato gratuitamente, mediante compilazione di un questionario, il monitoraggio dell’aderenza alla terapia in oltre 16.000 pazienti affetti da diabete.

A sorprendere è in particolare la percentuale di aderenza bassissima dei pazienti affetti da diabete di Tipo 1, nonostante la gravità della loro condizione. Difatti, i risultati indicano bassa aderenza nel 29% dei casi, media aderenza nel 38% dei casi e alta aderenza solo nel 33% dei casi. Anche per i pazienti affetti da diabete di Tipo 2 sono stati riportati risultati altrettanto preoccupanti. Inoltre, la scarsa aderenza alla terapia nei diabetici di Tipo 1 è gravissima poiché mette a repentaglio la vita dei pazienti che vanno incontro a complicanze soprattutto dal punto di vista economico, con l’aggiunta di nuove terapie, prestazioni e ricoveri.

«Sono dati allarmanti – commenta Vittorio Contarina, vicepresidente di Federfarma e coordinatore dell’iniziativa -. Un’aderenza così scarsa alla terapia da parte dei pazienti diabetici – puntualizza il dirigente – comporta conseguenze gravissime per la salute, oltre che enormi costi per il Servizio sanitario nazionale. Dopo due edizioni focalizzate sulla ricerca di persone che non sapevano di essere diabetiche o a rischio, nelle quali la farmacia ha dimostrato il suo ruolo nell’attività di screening e prevenzione, quest’anno ci siamo occupati del monitoraggio del paziente cronico, cercando di valutare il grado di aderenza dei diabetici alla terapia prescritta dal medico. È questo un modo per accompagnare il paziente nel suo percorso di cura, convincendolo a correggere gli errori e ad adottare i comportamenti più adatti per migliorare l’aderenza alla terapia. Quest’anno – conclude Contarina – il numero di rilevazioni è stato inferiore rispetto agli anni passati, perché nelle due edizioni precedenti sono stati coinvolti tutti i cittadini, mentre in questa terza edizione solo i cittadini con diabete conclamato».

A fare la differenza in questo caso è l’aderenza alla terapia, aspetto sul quale il farmacista ha un ruolo importantissimo. Si è visto infatti che nei pazienti correttamente informati dal farmacista, il quale ha fornito una buona conoscenza sia degli effetti dei farmaci sia delle conseguenze in caso di loro mancata assunzione, l’aderenza alla terapia sale al 41% contro una bassa aderenza al 20% ed un 42% di chi afferma di non conoscerli. Perciò è compito del farmacista illustrare al meglio ogni singolo aspetto della terapia diabetica, migliorando l’aspetto comunicativo e informativo col paziente al fine di ottenere un maggior risultato terapeutico.

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