
Quella del farmacista territoriale è una delle figure più esposte al rischio di contagio da coronavirus. Ad oggi,tuttavia,il governo non ha ancora dato il via libera alla distribuzione di appositi dispositivi di protezione per noi farmacisti, una classe di professionisti costantemente impegnata nel sostegno sanitario alla popolazione.
Ed è proprio per ovviare a questa problematica che Agifar Roma ha avviato, grazie alla partnership con Gammadis Farmaceutici s.r.l e Pharmaprime, un progetto sul territorio finalizzato alla distribuzione di mascherine ai colleghi romani, che ne avessero fatto richiesta nei giorni scorsi.
Con questa iniziativa l’associazione ha voluto dimostrare la vicinanza ai colleghi, moltissimi dei
quali stanno prestando servizio in questi giorni in condizioni di lavoro poco o per niente sicure e che sono seriamente preoccupati per la propria sicurezza.
Insieme alle mascherine, che sono state distribuite in tantissime farmacie di Roma gratuitamente,abbiamo consegnato ai colleghi anche una lettera, in cui ribadiamo loro la nostra vicinanza in questo momento, di cui riportiamo poche righe: “come associazione dei giovani farmacisti di Roma sentiamo il bisogno di mandare a tutti i colleghi, che sono e saranno impegnati in queste settimane in prima linea per affrontare l’emergenza coronavirus, un messaggio di coraggio e di speranza. Vi siamo vicini, siamo come voi impegnati in farmacia e sappiamo cosa state provando in queste ore: apprensione, preoccupazione, paura”. E ancora : ”Non scoraggiamoci in questo momento, facciamoci forza l’un l’altro, consapevoli della grande occasione per dimostrare ancora una volta quanto il nostro ruolo come operatori sanitari sia fondamentale”
Insieme alla lettera abbiamo dato ai colleghi un cartello e li abbiamo invitati a farsi una foto con esso e a pubblicarlo sui social, per sensibilizzare tutti i cittadini a restare a casa in questo momento d’emergenza. Siamo convinti che se ognuno farà la sua parte usciremo da questa crisi quanto prima.
Negli ultimi giorni, in tanti ci avete scritto per ringraziarci per questa iniziativa; sentiamo tuttavia il dovere di non fermarci e vi promettiamo che continueremo ad aiutare e sostenere voi colleghi e la figura del farmacista come vero operatore sanitario, soprattutto in questo momento di estrema emergenza.
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