Dott.ssa Antonella Danese, Socia Agifar Roma

La tosse è una normale attività del sistema immunitario ed un meccanismo di difesa dell’apparato respiratorio; colpi di tosse rapidi aiutano ad espellere microbi, sostanze chimiche, agenti irritanti come polveri e corpi estranei. Asma, bronchite, raffreddore, scambi gassosi anomali ed influenza sono i più comuni disturbi del tratto respiratorio che possono provocare tosse. Il muco bronchiale-tracheale mantiene il tratto respiratorio umido, riscalda e purifica l’aria inalata ed è riassorbito e deglutito con la saliva, ma in caso di irritazione e infiammazione, esso viene secreto in quantità maggiore, assumendo carattere di catarro costituito oltre che da muco anche da siero e leucociti.

L’eucalipto appartiene alla categoria di espettoranti diretti, ossia droghe che contengono oli essenziali; questi attraversando l’albero bronchiale stimolano le ghiandole sierose, sopprimono le cellule ghiandolari mucose e aumentano l’attività mucociliare. Il comitato per i farmaci vegetali dell’EMA (HMPC), ha tratto delle conclusioni scientifiche sugli usi terapeutici delle foglie di eucalipto; ossia sulla base dell’impiego di lunga durata, le foglie di eucalipto possono essere usate per alleviare la tosse associata al raffreddore. [1]

L’ Eucalyptus globulus Labill. (Fam. Myrtaceae), è un albero sempreverde che in Italia e alto 20-25 metri, mentre in Australia può raggiungere i 100 metri.

L’eucaliptolo e l’olio di eucalipto, grazie alle loro azioni espettoranti, antibatteriche, mucolitiche, antinfiammatorie e spasmolitiche, vengono consigliati per il trattamento del catarro bronchiale. L’eucalipto contiene un olio essenziale che è composto per la maggior parte da eucaliptolo e contiene anche flavonoidi e tannini. L’ eucalipto e i suoi componenti hanno dimostrato di possedere attività antibatterica contro gram positivi gram negativi ed un’attività antivirale contro l’influenza di tipo A. L’olio di eucalipto è stato somministrato oralmente contro il catarro ma anche inalato e applicato localmente come rubefacente. Qualunque sia la via di somministrazione dopo l’assorbimento, l’olio essenziale viene eliminato per via polmonare, dove esercita l’azione antisettica; per questo motivo viene utilizzato nelle malattie da raffreddamento. L’olio non diluito non deve essere usato per via interna; una dose di 3,5 ml di olio si è rivelata fatale. L’eucaliptolo è preferibile all’olio essenziale perché contiene sostanze irritanti per le mucose delle vie respiratorie. L’ eucalipto è abbastanza sicuro e pertanto consigliabile nei casi di malattie epatiche, di stati infiammatori del tratto gastrointestinale, nei bambini al disotto di 2 anni e persone in trattamento con ipoglicemizzanti.

[1] https://www.ema.europa.eu/en/documents/herbalsummary/eucalyptus-leaf-summary-public_it.pdf

Condividi sui social!

Registrati alla nostra newsletter

[contact-form-7 404 "Non trovato"]