Dott.ssa Sally Fadlon, Consigliere Agifar Roma

La fibrosi cistica è una malattia genetica grave, una patologia multiorgano che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio e digerente.

Causa di tale patologia è un gene alterato: il CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane Regulator).

Questo gene determina la produzione di un muco eccessivamente denso che purtroppo chiude i bronchi portando ad infezioni respiratorie ripetute, può ostruire il pancreas e impedisce che gli enzimi pancreatici raggiungano l’intestino e di conseguenza i cibi non possono essere digeriti e assimilati.

Qualcosa di non invasivo ma addirittura divertente che può aiutare bambini e adolescenti è sicuramente l’attività fisica, fortemente raccomandata per chi soffre di fibrosi cistica perché previene il declino della funzione respiratoria.

Lo sport migliora le prestazioni muscolari e cardiorespiratorie e l’effetto dell’esercizio fisico aiuta nella rimozione dei secreti bronchiali riducendo il riassorbimento del sodio determinando così un muco meno denso e più facile da espettorare.

Inoltre porta ad un maggior drenaggio delle vie aeree ossia un minor ristagno di muco e ridotta infiammazione e rischio di infezioni batteriche.

Una catena di soluzioni positive da non sottovalutare.

Uno studio ha evidenziato che pazienti sottoposti ad un programma di allenamento aerobico, con circa 4 sedute di esercizi a settimana, mostrano un miglioramento significativo della percezione della qualità della vita rispetto a pazienti in sola terapia medica, anche dopo 2 anni di follow-up (“Quality of Well Being Scale”).

La malattia in quanto tale non è una controindicazione a qualunque forma di esercizio fisico, amatoriale o agonista.[1][2]

Gli esercizi aerobici sono quelli solitamente più consigliati proprio perché hanno un impatto immediato sull’attività respiratoria.

Infatti sono quelli in cui l’ossigeno gioca un ruolo fondamentale nel rilasciare energia per mezzo del metabolismo.

Nuoto, corsa, camminate a passo spedito, ciclismo o cyclette sono esercizi prevalentemente aerobici in cui l’attività è prolungata nel tempo (bassa potenza per tempi lunghi).

Nel corso di questo tipo di attività, i polmoni sono impegnati nel rispondere alle maggiori richieste di ossigeno.

Vista la maggiore richiesta di ossigeno aumenterà la frequenza del respiro andando ad attivare i volumi polmonari di riserva che non vengono usati solitamente, durante il riposo o le attività più blande della vita quotidiana.

Ma anche gli esercizi anaerobici (potenza sostenuta per brevi periodi di tempo) quali pesi o molti degli esercizi con le macchine che si possono effettuare in palestra possono svolgere un ruolo importante nel potenziare la massa muscolare.

Promuovere l’attività sportiva anche in pazienti con una condizione di FC è molto importante perché i risvolti positivi e la possibilità di aumentare la qualità della vita sono davvero alte.

[1] Idoneità agonistica all’esercizio nei pazienti con Fibrosi Cistica (FC) – P. Palange, I. Turinese, G. Cimino, D.Savi. Centro Regionale Fibrosi Cistica – Policlinico Umberto I – Roma

(2)Exercise and sport in cystic fibrosis: benefits and risks.

AK Webb, ME Dodd

British journal of sports medicine 33 (2), 77, 1999