
A cura della Dott.ssa Sally Fadlon, Socia Agifar Roma
Se dico probiotici a cosa pensi?
Sicuramente si associano subito alle disbiosi intestinali ma sono importantissimi anche per il nostro sistema immunitario, per il ripopolamento delle varie tipologie di flora batterica a livello del nostro organismo etc… ma avete mai correlato i probiotici allo sport?
Ad esempio c’è stato uno studio condotto in una base militare che ha visto sottoporre i soldati, per 28 giorni, agli stessi allenamenti mentre nelle ultime due settimane in esame sono stati fatti camminare con un equipaggiamento di 25km in spalla per almeno 25/30km. Durante il periodo di studio di 40gg i soldati sono stati divisi in due gruppi, nel primo hanno assunto i probiotici Bacillus coagulans GBI-30, 6086 (BC30) con il calcio β-idrossi-β-metilbitirato (HMB) (CaHMB) mentre il secondo gruppo ha assunto solo il CaHMB.
L’HMB è un ingrediente in diversi integratori per lo sport perché sembra abbia la capacità di incrementare la massa e la forza muscolari, ha proprietà anticataboliche, supporta l’anabolismo proteico, impedendo alle proteine della massa muscolare di disgregarsi ed ha attività antinfiammatoria.
Lo studio ha mostrato che i parametri infiammatori che sono stati notevolmente ridotti: IL-1β, IL-2, IL-6, CX3CL1, e TNF-α lo sono stati grazie alla associazione CaHMBBC30. [1]
Come dicevamo, da tempo è noto che i probiotici sono molto importanti per il sistema immunitario, per il supporto della digestione, aiutano l’assorbimento delle proteine e riducono l’infiammazione.
In particolare uno studio su atleti del salto in alto, è stato condotto facendogli assumere proteine e probiotici per vedere l’effetto della cosomministrazione su un eventuale danneggiamento muscolare, il recupero e la performance.
Nello studio è stato fatto assumere ad un gruppo di atleti 20g di caseina con probiotici (Bacillus coagulans 1 billion CFU) e ad un altro gruppo solo 20g di caseina.
Dopo due settimane di integrazione sono stati rilevati i parametri sul danneggiamento muscolare che si è visto ridursi negli atleti che avevano assunto la co-somministrazione e ha migliorato anche la performance atletica. [2]
Mentre è molto curioso e al contempo interessante uno studio condotto tra gli atleti d’élite e il Lactobacillus helveticus Lafti L10 (Lallemand Health Solutions, Montreal, Que., Canada).
Lo studio condotto in doppio cieco, randomizzato e controllato ha visto per 14 settimane l’utilizzo del Lactobacillus helveticus Lafti L10, si è scelto il periodo invernale per studiarne gli effetti sulle affezioni respiratorie in particolare delle alte vie aeree, gli atleti sono stati divisi in due gruppi uno ha ricevuto il placebo e l’altro una quantità di probiotici pari a L. helveticus Lafti L10, 2 × 10^10 CFU, effettivamente si è dimostrato che questa assunzione ha ridotto la durata degli episodi relativi alle affezioni respiratorie e ne ha ridotto il numero dei sintomi. [3]
Pertanto l’assunzione di vari probiotici ha più effetti positivi per uno sportivo, aiuta la ripresa e aumenta la forza muscolare, riduce anche la sintomatologia delle infezioni delle alte vie respiratorie insomma se fai sport mai stare senza i probiotici che possono essere sempre un valido e inaspettato aiuto.
[1]Combined effect of Bacillus coagulans GBI-30, 6086 and HMB supplementation on muscle integrity and cytokine response during intense military training
Yftach Gepner, Jay R Hoffman, Elad Shemesh, Jeffrey R Stout, David D Church, Alyssa N Varanoske, Hila Zelicha, Ilan Shelef, Yacov Chen, Hagai Frankel, Ishay Ostfeld
Journal of Applied Physiology 123 (1), 11-18, 2017
[2] Probiotic Bacillus coagulans GBI-30, 6086 reduces exercise-induced muscle damage and increases recovery
Ralf Jäger, Kevin A Shields, Ryan P Lowery, Eduardo O De Souza, Jeremy M Partl, Chase Hollmer, Martin Purpura, Jacob M Wilson
PeerJ 4, e2276, 2016
[3] Lactobacillus helveticus Lafti L10 supplementation reduces respiratory infection duration in a cohort of elite athletes: a randomized, double-blind, placebo …
Danica Michalickova, Rajna Minic, Nenad Dikic, Marija Andjelkovic, Marija Kostic-Vucicevic, Tamara Stojmenovic, Ivan Nikolic, Brizita Djordjevic
Applied Physiology, Nutrition, and Metabolism 41 (7), 782-789, 2016